Jane Austen sullo schermo

Espiazione, Ian McEwan

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LittleLizzie
view post Posted on 15/11/2008, 15:54






A tredici anni un amore che sboccia può sembrare un plagio. Una ragazzina che assiste a una violenza può convincersi di aver riconosciuto il responsabile e far condannare un innocente, rovinandolo e rovinandosi. Perché tutta la vita sarà segnata dalle conseguenze. La ragazzina crescerà, diventerà una scrittrice, ma non si libererà del peso dell'ingiustizia inferta a un innocente, alla propria sorella innamorata e in fin dei conti anche a se stessa
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Espiazione è un romanzo magnifico, il migliore di Ian McEwan (1948). Anche quell'eccesso di programmaticità che viziava i suoi libri più recenti (in particolare l' Amore fatale , 1997; cfr. " L'Indice", 1997, n. 12): le simmetrie insistite, la bravura compiaciuta che ne svendeva i segreti (forse perché ne contenevano ben pochi), la troppa luce, mostrano tutt'altra necessità - e, direi, trovano una giustificazione morale - in quest'ultimo lavoro. Al quale non fanno certamente difetto la costruzione quasi su carta millimetrata, né il primato accordato alla visibilità, alla nettezza dei contorni: che stavolta però racchiudono un segreto tanto più insondabile e dolente quanto più è reso manifesto, via via sgombrato dall'ambiguità e dalle ombre.

Guai a raccontare la storia troppo nei dettagli: qui la suspense non è tanto un espediente narrativo (peraltro perfettamente funzionale) quanto una modalità di percezione della realtà, e di quelli che sono ancora i suoi vuoti. Vale in generale, per tutto il romanzo, quello che viene osservato all'inizio a proposito del personaggio di Cecilia: "Si rese conto che fin dal mattino si era sentita strana, e che guardava alle cose in modo insolito, come se tutto fosse già passato da un pezzo ed esaltato da ironie postume che lei non era in grado di afferrare appieno". Fino all'ultimissima pagina, almeno alcune di queste "ironie postume" (vedrà il lettore che l'aggettivo è scelto con grande precisione) restano davvero imprendibili, e si farebbe un grande disservizio a rivelarle anzitempo.

Il libro è diviso in tre parti, ambientate in Inghilterra e in Francia fra il 1935 e il 1940, più un breve e sorprendente epilogo, "Londra, 1999", che ci riporta al giorno d'oggi (la struttura temporale è molto simile a quella di un altro romanzo di McEwan, Lettera a Berlino (1990), il cui dannunziano titolo originale, The Innocent , andrebbe quasi bene anche per Espiazione ). Pur concentrando l'azione in poco più di ventiquattrore, la prima parte è decisamente la più lunga, più di metà di tutto il libro, e a sua volta è suddivisa in quattordici capitoli numerati, dove si intrecciano i punti di vista di diversi personaggi. La seconda e la terza parte sono quasi esattamente simmetriche, non hanno suddivisioni, e ognuna è narrata da un solo punto di vista (anche se mai nella prima persona, riservata all'epilogo). È una struttura molto calibrata, quasi teatrale e perfezionata nel tempo, decantata; e tuttavia dinamica, vitale, una costruzione e al tempo stesso una volontà o meglio l' offerta di una costruzione.

Il lungo "movimento" iniziale è ambientato nella grande (non antica) casa di campagna dei Tallis, molto ricchi ma non aristocratici, nella torrida estate del 1935. La signora è a letto con la solita emicrania; il marito, un funzionario governativo, è a Londra, come sempre, per ragioni di lavoro e (si presume) di cuore. La casa, insomma, è a disposizione dei figli (una situazione tipica per McEwan, vedi l'indimenticabile Giardino di cemento , 1978): la tredicenne Briony, che si è appena scoperta la vocazione letteraria e vuole mettere in scena una sua pièce (scritta in due giorni) in onore di Leon, il fratello ventiquattrenne che torna da Londra; Cecilia, la sorella ventunenne, reduce da Cambridge (è quella che si sente strana); e Robbie Turner, bello, intelligente e dotatissimo figlio della donna delle pulizie dei Tallis, però anche amico di famiglia, essendo cresciuto con Cecilia e Leon (e avendo studiato anche lui a Cambridge, col massimo dei voti, grazie alla generosità di loro padre). E poi un amico di Leon, il giovane industriale Paul Mashall, che sta facendo i miliardi vendendo cioccolato sintetico all'esercito; e tre cuginetti lentigginosi (figli d'una zia troppo esuberante in odore di divorzio): la quindicenne Lola, che è tutta sua madre, manipolatrice, ha un braccialetto alla caviglia e si pittura le unghie, e i due gemelli Pierrot e Jackson, di nove anni, un po' frignoni e piuttosto infelici (uno bagna ancora il letto).

Nell'atmosfera apparentemente svagata, ma carica d'attesa (e la guerra forse è alle porte), almeno due cose diventano subito evidenti: che c'è forte attrazione fra Cecilia e Robbie (a dispetto della lunga consuetudine e della differenza sociale); e che c'è antagonismo - cioè quasi odio - fra l'ancora piccola Briony e la quasi grande Lola. McEwan è bravissimo, e doloroso, imbarazzante, nel rappresentare quello "spazio transitorio che estendeva i proprio confini imprecisi dalla nursery al mondo degli adulti" in cui Briony, alla sua giovane età, e con la grande fantasia di cui è effettivamente dotata, "si muoveva in modo del tutto imprevedibile": l'innocenza è pericolosa, e può portare alla catastrofe (nel senso tecnico della parola, quello del teatro greco), soprattutto quando è ormai agli sgoccioli, ha fretta di crescere e s'immischia, ancora con rigidità infantile, nelle cose dell'esperienza.

Con un salto temporale di cinque anni, nella seconda parte ci trasferiamo in Francia, dove Robbie è ferito e, insieme a due commilitoni, cerca di raggiungere la spiaggia di Dunkerque in una marcia da incubo: sono pagine di coinvolgente e accurata ricostruzione storica, forti ma delicate (vedi soprattutto la scena del tentato linciaggio). Mentre la sorte di Robbie è lasciata in sospeso, la terza parte - ambientata a Londra e forse ancora più drammatica, a tratti livida come un storia di spettri - è dedicata a Briony, infermiera tirocinante nell'ospedale di S. Thomas. Pur continuando a coltivare le proprie ambizioni letterarie (una sua novella è stata apprezzata ma rifiutata da "Horizon", la rivista di Cyril Connolly), la giovane donna si sta sottoponendo a sforzi fisici massacranti in un consapevole, severo processo di purificazione dell'identità, un volontario obnubilamento dell'immaginazione (Simone Weil, che morì nel 1943 in un ospedale inglese, avrebbe parlato di "decreazione"): è l'inizio di quell'espiazione che coinciderà con una carriera artistica "nota per la sua amoralità", e che ancora nell'epilogo del romanzo, a più di sessant'anni dagli eventi narrati, non può dirsi conclusa.

Nelle sue coordinate essenziali, Espiazione è una riflessione molto profonda sui rischi della fantasia, ma anche sul suo potere salvifico o, più umilmente, riparatore - una sorta di "educazione dell'artista da adolescente": dove però il prezzo della "visione" è così alto che poi non basta una vita per ripagarlo (viene in mente la domanda di Keats alla fine dell' Ode all'usignolo : " Was it a vision or a waking dream? "; ma il romanzo chiede piuttosto: "Può un sogno, cioè un abbaglio, trasformarsi in una visione di verità?"). Le gratificazioni del libro sono numerose, e vanno dall'intreccio ben temperato alla splendida resa dei luoghi e dell'epoca, alle sfaccettature psicologiche, sociali, fisionomiche di un nutrito cast di personaggi, tutti assai ben realizzati - "round" avrebbe detto E.M. Forster (in Aspects of the Novel , 1927), cioè a "tutto tondo". Il richiamo a Forster, il più tradizionale dei grandi "moderni" non è casuale: a diciott'anni Briony ha letto tre volte l'impervio Le onde di Virginia Woolf (1931), ma se c'è un classico del Novecento a cui Espiazione rimanda, è senz'altro il più "facile" Passaggio in India (1924), per analogie sia stilistiche e strutturali (le molte connessioni interne), sia soprattutto tematiche: un accostamento dove è notevole - e forse istruttivo della direzione presa da certa narrativa, diciamo, "postmoderna" nello spirito ma molto classica nelle forme - che il romanzo più recente sopporti un grado di ambiguità molto inferiore, si sforzi insomma, nei limiti del possibile, di far chiarezza morale: senza però mai scadere nel moralismo, la sua colpa restando imperdonabile.

Edited by annaausten - 22/11/2008, 13:23
 
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lizzie84
view post Posted on 21/11/2008, 11:37




Ciao!Concordo in pieno qon quello che è stato scritto qui sopra: Espiazione è un romanzo stupendo ed è uno dei miei preferiti.
...e se l'ho letto devo ringraziare il film perché volendo vederne la trasposizione cinematografica lo acquistai e lo lessi (prima di andare al cinema): veramente un bellissimo libro e anche un bellissimo film.

Ve lo consiglio.
 
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annaausten
view post Posted on 22/11/2008, 13:22




Che analisi meravigliosa!!! Molto accurata, davvero ben scritta. Lizzie dove l'hai trovata?

Ho visto il film ma ancora non ho avuto il coraggio di leggere il libro, immagino che le emozioni si sentano in maniera più forte essendo solitamente i libri più introspettivi.
Bisogna senza dubbio riconoscere che è il libro del momento (indubbiamente grazie al film). Il cinema ha un grosso potere sulla diffusione dei libri, speriamo che il cinema investa sempre su capolavori di questo tipo.

OT Lizzie mi sono permessa di aggiungere un'immagine con la copertina del libro. Come sai sono un po' fissata con le immagini :P FINE OT
 
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LittleLizzie
view post Posted on 22/11/2008, 14:00




il nome del sito non me lo ricordo ma mi sembra che fosse di un giornale
 
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*Cleira*
view post Posted on 6/12/2008, 00:03




wow! semplicemente wow! io ho iniziato a leggere il libro quest'estate..ma purtroppo non ce l'ho fatta a finirlo. vorrei leggerlo fino alla fine, ma ho paura di cadere nel baratro della depressione, e non sapere più come riuscirne. Forse è un po' esagerato, però è meglio non rischiare. Com'è vero che non ho finito di leggere Anne Frank perchè avevo paura di chissà quale reazione, la stessa cosa mi accaduto con Espiazione, so come finisce e basta, non contemplo altre emozioni centrali. Per ragioni di "Amore"(diciamo così) ho fatto un video dedicato al film, incentrato sulla storia d'amore Robbie e Cecilia(se volete, è su youtube, cercate Cleira12-è il mio profilo-) I pochi capitoli che ho letto li ho trovati bellissimi. Spero un giorno di ri-iniziarlo e finirlo fino alla fine. Ora non me la sento. ^.^
 
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annaausten
view post Posted on 6/12/2008, 11:38




CITAZIONE (*Cleira* @ 6/12/2008, 00:03)
wow! semplicemente wow! io ho iniziato a leggere il libro quest'estate..ma purtroppo non ce l'ho fatta a finirlo. vorrei leggerlo fino alla fine, ma ho paura di cadere nel baratro della depressione, e non sapere più come riuscirne. Forse è un po' esagerato, però è meglio non rischiare. Com'è vero che non ho finito di leggere Anne Frank perchè avevo paura di chissà quale reazione, la stessa cosa mi accaduto con Espiazione, so come finisce e basta, non contemplo altre emozioni centrali. Per ragioni di "Amore"(diciamo così) ho fatto un video dedicato al film, incentrato sulla storia d'amore Robbie e Cecilia(se volete, è su youtube, cercate Cleira12-è il mio profilo-) I pochi capitoli che ho letto li ho trovati bellissimi. Spero un giorno di ri-iniziarlo e finirlo fino alla fine. Ora non me la sento. ^.^

Capisco perfettamente quello che provi, anche a me succede di avere paura delle emozioni troppo forti. Quando ho letto New Moon per esempio l'ho vissuto realmente, ogni emozione, ogni respiro,... ed Eclipse non sono riuscita a leggere più di qualche capitolo per paura che mi prendesse nuovamente quello stato.
Appena possibile darò un'occhiata al tuo video,.. anzi se vuoi puoi aprire un topic nella sottosezione Cinema e metti direttamente il tuo video, basta che incolli il codice da incorporare nel testo del messaggio.
 
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*Cleira*
view post Posted on 6/12/2008, 12:21




ok lo farò...ecco vedi, io Twilight, New Moon, Eclipse li ho letti come se fosse niente pur vivendoli(Eclipse l'ho letto in un giorno :wacko: - non sono uscita di casa-)...invece Breaking Dawn...mah...l'ho vissuto...però....vado ad aprire un altro topic....così ne parliamo di là....
 
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annaausten
view post Posted on 6/12/2008, 12:23




CITAZIONE (*Cleira* @ 6/12/2008, 12:21)
ok lo farò...ecco vedi, io Twilight, New Moon, Eclipse li ho letti come se fosse niente pur vivendoli(Eclipse l'ho letto in un giorno :wacko: - non sono uscita di casa-)...invece Breaking Dawn...mah...l'ho vissuto...però....vado ad aprire un altro topic....così ne parliamo di là....

Come preferisci però io ancora devo leggere gli ultimi due quindi metti tutto sotto spoiler perfavore.
 
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*Gessica*
view post Posted on 10/9/2010, 10:51




Ho comprato il dvd di Espiazione perchè ci sono due dei miei attori preferiti: Keira Knightley e James McAvoy! :)
Però prima di vederlo, ho deciso di leggere il libro! Sono all' inzio, al terzo capitolo! ;)
 
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annaausten
view post Posted on 23/9/2010, 21:02




CITAZIONE (*Gessica* @ 10/9/2010, 11:51)
Ho comprato il dvd di Espiazione perchè ci sono due dei miei attori preferiti: Keira Knightley e James McAvoy! :)
Però prima di vederlo, ho deciso di leggere il libro! Sono all' inzio, al terzo capitolo! ;)

Attendiamo le tue impressioni ^_^
 
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9 replies since 15/11/2008, 15:54   216 views
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